E a gestire PCOS e resistenza insulinica?
Dobbiamo eliminare i cibi ad alto indice glicemico?
l concetto di infiammazione ci sta sfuggendo di mano. “Sfiammare” cosa vuol dire dire?
Mica è un incendio e chiamiamo i pompieri.
Chiediamoci piuttosto cosa favorisce l’infiammazione!
Innanzitutto la disbiosi la può favorire. Ad esempio, visto il terrorismo sempre più diffuso, anche una disbiosi derivante “da ossessioni”.
Anche una aumentata circonferenza vita vuol dire “infiammazione cronica di basso grado”. E da questo deriva resistenza insulinica e steatosi epatica (fegato grasso), aumento delle LDL e dei trigliceridi. L’aumentata circonferenza vita è il primo fattore della sindrome metabolica che aumenta il rischio di diabete e patologie cardiovascolari.
Ricordiamo che anche lo stress ossidativo favorisce infiammazione. Assicuriamoci dunque composti antiossidanti nella nostra dieta, per prevenire lo stress ossidativo. Che è invece è favorito da una condizione di resistenza insulinica.
PCOS
Per la PCOS il problema è sovente correlato a resistenza insulinica e quindi ad aumentata circonferenza vita.
Quindi serve un calo ponderale.
E per gestire la resistenza insulinica serve aumentare la sensibilità dell’insulina. Si tratta di una condizione che si gestisce tornando alla vera dieta mediterranea. E assicurarsi livelli ottimali di vitamina D (almeno 50-70 ng/ml).
Indice glicemico
Come parametro che impatta sulla glicemia non va considerato l’indice glicemico bensì il carico glicemico… ne abbiamo parlato più volte.
La storia dell’indice glicemico denota mancanza di cultura nutrizionale ma vedo che continua a essere un tormentone.
Abbiamo fatto l’esempio delle carote cotte: hanno alto indice glicemico ma basso carico glicemico.
Quindi il punto non è ridurre alimenti ad alto indice glicemico. Ma tornare a mangiare da esseri umani. Tornare a mangiare cibo vero.
Cosa fare?
Nutriamo i batteri dell’intestino con carboidrati accessibili al microbiota in maniera tale da assicurarci eubiosi e non favorire infiammazione. E’ la fibra solubile che troviamo in particolare nei legumi, nei cereali integrali e nella frutta.
Asssicuriamoci dunque fibre dalla dieta: quindi basare la nostra alimentazione preferibilmente su cereali integrali (in Chicco), verdure, legumi, frutta (compresa quella oleosa).
Questo non vuol dire “mangiare un po’ di tutto”. La classica espressione senza senso… provate a mangiare le pietre e poi ne riparliamo..
Ricordiamo che la dieta mediterranea è quella che abbiamo seguito per millenni quando non vi erano le patologie che ci sono oggi.
Il problema di oggi è che ci siamo allontanti dalla vera dieta mediterranea. E a ciò aggiungiamo i fuffa guru (al soldo degli allevamenti intensivi e di Big Pharma) che fanno confusione sulla rete, con rischio di danneggiare la salute umana e del pianeta.
TI VA DI AIUTARMI A SOSTENERE QUESTO SITO?
Se acquisti ingredienti o libri o altro sul sito Macrolibrarsi, puoi inserie il codice partner 5496 (fase 4 del carrello), ricambiando la condivisione delle informazioni divulgate sul sito. In questo modo, puoi aiutarmi a sostenere le spese del blog.
GRAZIE!
HAI BISOGNO DI UNA CONSULENZA NUTRIZIONALE PERSONALIZZATA?
Puoi richiederla a questo link .