C’è ancora gente che pensa (talvolta anche professionisti sanitari) che il fruttosio sia meglio del saccarosio. Ed ecco che suggerisce di usare fruttosio, sciroppo di agave ecc.
Peccato che elevate concentrazioni di fruttosio alterano la biodiversità del nostro ecosistema microbico, favorendo aumento della permeabilità intestinale. Da qui, i mediatori dell’infiammazione (patogeni o componenti di essi, come i LPS) traslocano nel torrente circolatorio arrivando ai vari organi.
E da qui infiammazione cronica di basso grado [1].
Il fruttosio viene metabolizzato a livello epatico.
Un consumo eccessivo di fruttosio (in particolare fruttosio libero, come quello di bevande zuccherate, succhi di frutta, sciroppo di agave ecc) può favorire la condizione di steatosi epatica, quindi resistenza insulinica… condizione che se non gestita conduce a diabete e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e tumori.
Una condizione di steatosi epatica (fegato grasso) si può trasformare in cirrosi epatica ed epato carcinoma.
[1] PMID: 28970836
P.S. La polvere di fruttosio (libero) ve la vendono come zucchero della frutta (con tanto di figura). In realtà è estratto da mais (ogm se non biologico).
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