Vi dicono: mettete le mandorle in ammollo, così si riduce l’acido fitico che può interferire con l’assorbimento di minerali quali calcio, magnesio, zinco.

Peccato che i minerali siano idrosolubili! Ovvero si trasferiscono nell’acqua di ammollo, insieme alla fibra solubile e alle vitamine idrosolubili.

Inoltre, rimanendo umide, dopo qualche giorno si rischia che si formino muffe con il rischio di aflatossine.

In natura esistono diversi tipi di aflatossine. L’aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità.

Le mandorle tostiamole! A temperature di 100°C per circa 20-30 minut in forno STATICO (quindi senza bruciare e senza rischio di produrre acrilammide).
Le facciamo raffreddare e poi le riponiamo in vasetto di vetro. Sono ottime come spuntino.Le facciamo raffreddare e poi le riponiamo in vasetto di vetro. Sono ottime come spuntino.

Tranquilli, gli acidi grassi polinsaturi non si trasformano in acidi grassi saturi come qualcuno si è inventato.

La tostatura, oltre a ridurre l’acido fitico, permette di denaturare le lectine. Migliora le proprietà organolettiche del prodotto.

E non si perdono sali minerali come accade invece con l’ammollo.

Per approfondimenti: articolo sulle mandorle tostate.

Approfondimenti nel mio libro “Questa non me la mangio“.


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