Grani Antichi e Pasta Madre
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La stevia è una pianta (la Stevia rebaudiana). Il potere dolcificante è presente nelle foglie. E’ strano come le foglie siano VERDI, eppure la stevia oggi in commercio ha un colore BIANCO. Questo ci fa comprendere che ha subito processi di trasformazioni e raffinazione, che ne hanno denaturato il prodotto originario.

Per la polvere bianca in commercio, dalla foglia verde viene estratto il composto responsabile del sapore dolce, lo stevioside, di formula C38H60O18, che è 200 volte più dolce del saccarosio. Usato da solo, lo stevioside presenta un retrogusto che ricorda quello della liquirizia.

Il sapore dolce è rilevato da un recettore eterodimero composto da due subunità T1R2 e T1R3 (Li et al., 2002) (Nelson et al., 2001).  Questi recettori non sono solo a livello orale (bocca), ma sono presenti anche in intestino e cellule β pancreatiche (quelle che producono l’insulina).

Il fatto che questi recettori siano presenti in siti extra-orale porta a ipotizzare che potrebbero esserci cambiamenti nel gusto, aumenti di appetito, e comunque alterazioni metaboliche che potrebbero alterare la  secrezione di insulina e contribuire alla lunga alla steatosi epatica non alcolica.

Si è osservato che sostanze molto dolci come  il sucralosio, 600 volte più  del saccarosio, producono alterazioni nell’omeostasi del glucosio, favorendo  la Sindrome Metabolica (pur avendo zero calorie).

Del resto, la sindrome metabolica fa “girare” l’economia.

E’ stato visto che, per via del sapore molto dolce, queste sostanze interagiscono con i recettori del gusto dolce (T1R2 e T1R3, di cui sopra) nell’intestino, aumentando così l’espressione dei trasportatori del glucosio tra cui il cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 1 (SGLT1, a livello della membrana apicale dell’enterocita) e il trasportatore del glucosio 2 (GLUT2, a livello della membrana basale dell’enterocita). Questo determina un maggiore assorbimento di glucosio derivante dai carboidtati presenti nel nostro pasto. Con il rischio di avere un picco glicemico.

Ad esempio, nella stevia con zucchero, la presenza della stevia aumenterà l’assorbimento dello zucchero.

Uno studio ha osservato che l’assunzione di dolcificanti artificiali (sucralosio e acesulfameK) determina un aumento  dell’assorbimento di glucosio e quindi aumento del glucosio ematico.

E’ stato inoltre visto che a fronte di queste sostanze molto dolci, vi è una riduzione della risposta del GLP1 (un ormone che favorisce la sintesi si insulina). Per cui, riducendo la risposta insulinica, il glucosio ematico rimane alto.
(European Association for the Study of Diabetes – EASD – in Lisbon, Portugal (1115 Sept 2017).
Questo, nel tempo, può aumentare il rischio di Diabete di tipo 2.

Non serve cercare disperatamente alternative allo zucchero!

Quello zucchero di cui l’industria ci ha reso schiavi. Ciò che ci serve è disintossicarci da questa dipendenza… E tornare ad essere liberi…

Non credete?


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