La pasta fatta in casa è un ritorno alla tradizione. Se poi si utilizzano prodotti locali riusciamo anche ad essere sostenibili e a valorizzare l’economia del territorio.

Per questi gnocchi abbiamo usato il grano saraceno toscano, macinato nel nostro mulino casalingo e la zucca. Siamo in inverno: il grano saraceno ha eccezionali proprietà riscaldanti.

Per fare questi gnocchi basta veramente poco e può essere anche un ottimo esercizio di meditazione…in cucina.

Ecco quello che serve.

  • 250 g di polpa di zucca cotta (non calda)
  • 250 g di farina di grano saraceno integrale (la quantità di farina dipende dal tipo di zucca scelta).
  • 1 cucchiaino di sale marino integrale
  • noce moscata (pizzico, opzionale)

L’accortezza è quella di scegliere una buona zucca, piuttosto soda e poco acquosa. Diversamente, il risultato non sarà altrettanto saporito e il rapporto con la farina cambierà.

Si impasta il tutto, fino ad ottenere una consistenza lavorabile. Si fanno quindi dei cilindretti e si tagliano in gnocchetti di dimensioni più o meno omogenee. Si possono anche srotolare questi gnocchtti usando una forchetta o uno strumento apposito (come mostrato in figura).

Come condirli? Si possono servire con funghi trifolati, oppure con un nitukè di cavolo verza. Oppure preparare una cremina miso-tahin (1 parte di miso e 2 parti di tahin), unita a una cipolla grattugiata e un po’ di acqua (potete utilizzare l’acqua di cottura degli gnocchi).

Buon appetito!

Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.


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