Grani Antichi e Pasta Madre
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Come sappiamo dalla macrobiotica, il miele è piuttosto Yin, come lo zucchero. Viene infatti prodotto a partire dal fiore della pianta (estremo Yin, opposto alla radice Yang) e dalla masticazione delle api, durante la quale il polline viene aggredito dagli enzimi salivari delle stesse: vi è dunque un’azione dispersiva, Yin.

Quali sono gli effetti sul nostro corpo? Come abbiamo visto, lo Yin tende a salire, a disperdere, a venire fuori. Pertanto, mangiando molto miele potremmo avere effetti quali mal di testa, allergie, eruzioni cutanee, perdita di capelli, debolezza ecc. Questo alimento dunque andrebbe usato con parsimonia.

Ecco che da un punto di vista energetico è simile allo zucchero. Tuttavia, da un punto di vista nutrizionale è meglio.

Il miele contiene (per il 95%) glucosio e fruttosio. Glucosio e fruttosio hanno degli effetti per la nostra salute. Come abbiamo visto: il glucosio innalza la glicemia; il fruttosio ostacola il funzionamento dell’insulina, anche se nel miele (come per la frutta), c’è la vitamina C (l’antidoto del fruttosio) e una notevole quantità di polifenoli, che riducono gli effetti negativi del fruttosio. In ogni caso sarebbe bene non esagerare e non farne uso quotidiano.

Per mitigare l’azione immediata sulla glicemia (data dalla presenza del glucosio) possiamo usare l’accortezza di abbinarlo ad un grasso di buona qualità, come ad esempio il thain.

Il miele contiene anche a sostanze con valore terapeutico, sostanze protettive antinfiammatorie e antisettiche. Se scelto in maniera sostenibile, è un prodotto naturale.

Per il miele, ciò che è importante, come per tutto il nostro cibo, è conoscere la provenienza e i metodi di produzione.  Molti apicoltori infatti sottraggono, in maniera indiscriminata, il miele che le api hanno messo da parte durante l’inverno (il miele è il nutrimento delle api) e lo sostituiscono con soluzioni a base di sciroppo di saccarosio (ovvero zucchero!), al fine di aumentare il loro ritorno economico.

Questo fa sì che le api si indeboliscano. Se lo zucchero fa male a noi, pensiamo che alle api faccia bene?

A volte mi è capitato di chiedere agli apicoltori se adottassero questa pratica. La loro risposta è stata: “E’ chiaro! Altrimenti durante l’inverno le api cosa mangiano?” Ops!!! Ma le api non mangiano il miele? Certo! Se non venisse loro sottratto in maniera indiscriminata.

Sarebbe sufficiente lasciare alle api una scorta di miele per il nutrimento invernale: in questo modo sarebbero più sane e più forti e si aumenterebbe perfino la produzione.

Ciò che danneggia le api è anche l’uso di pesticidi e diserbanti che si fa in agricoltura. Ecco perché è bene scegliere prodotti da agricoltura biologica, meglio ancora se biodinamica o sinergica: insomma senza uso di fitofarmaci!

La salute delle api è molto importante per la vita su questo Pianeta. Albert Einstein disse: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.

Come sempre, interroghiamoci sulla provenienza del nostro cibo. Chiediamoci sempre come è stato prodotto, se dietro vi sia sfruttamento (come ad esempio, nel caso delle banane!) o meno e quanto sia costato alla terra e agli esseri viventi in genere!

Scegliamo sempre la Vita!

Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.


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