Parliamo di ipertensione. Di cosa si tratta? Di fatto, non è di per sé una malattia, ma aumenta in misura determinante il fattore di rischio di incorrere in infarto, ictus ictus cerebrale, insufficienza renale ed altre malattie.
Un rischio non trascurabile, visto che , infarti e ictus sono la prima causa di morte nei paesi industrializzati. Ecco che la prevenzione e la cura risulta sicuramente di primaria importanza.

Secondo i dati i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, l’ipertensione arteriosa è un problema che colpisce in Italia in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne.

Ipertensione Arteriosa: problema Yin o Yang?

Intanto distinguiamo tra ipertensione arteriosa sistolica e diastolica.

La pressione sistolica (pressione massima) è la misurazione della pressione al massimo stadio di contrazione del cuore (la sistole per l’appunto. Yang). Dunque, l’ipertensione arteriosa sistolica avrà un valore alto della pressione massima. In genere è dovuta ad un irrigidimento (arteriosclerosi)  a seguito di un intasamento, accumulo (processo aterosclerotico) e perdita di elasticità. Peggiora con l’età e con lo stress (entrambi fattori Yang). E’ un problema prevalentemente Yang, strettamente legato allo stile di vita (tensione, stress) e alimentare (cibi indurenti: troppo sale e troppi prodotti animali).

La pressione diastolica (pressione minima), è la misurazione della pressione al massimo stadio di espansione del cuore (diastoli. Yin).
Nell’ipertensione diastolica, anche il valore della pressione minima risulta alto. La medicina ufficiale la definisce essenziale o primaria, in quanto non se ne conosce la causa precisa. Dal punto di vista energetico, possiamo vederla come una problematica Yin e Yang, favorita da cibi estremi.

Alimentazione in caso di ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa migliora se si opta per un’alimentazione equilibrata, in cui sarà ridotto il sale (dove il sale raffinato o iodato sarà sostituito con sale marino integrale) e il consumo di cibi di provenienza animale.
Come abbiamo visto, vi è anche una perdita di elasticità (legata al Fegato: non dimentichiamo che il fegato gestisce i muscoli e il cuore è un muscolo!). Sarà dunque opportuno consumare giornalmente verdure a foglia verde, evitando cotture prolungate o troppo Yang (come pressione e forno).

Nel caso di ipertensione diastolica si cercherà di limitare il più possibile cibi molto Yin, come zucchero e prodotti raffinati, alcol, cibi tropicali (caffè, cacao, frutta tropicale), spezie, solanacee (pomodoro, peperone, patata, melanzana), latte (limitando anche le bevande di origine vegetale).

Come abbiamo visto, esiste una correlazione tra il consumo di fruttosio e ipertensione arteriosa. E’ bene non esagerare anche con la frutta (specie se sotto forma di succhi: spremute, estratti) e se tropicale.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il sapore troppo dolce (come zucchero, o, peggio, fruttosio) nuoce alla milza (Milza e Pancreas sono un unico organo energetico), creandole una situazione di stress: quindi iper/ipoglicemia e, dal punto di vista emotivo-psichico, un eccesso di razionalità, ipercriticità, preoccupazione, con rimuginazione e ansia.
In Medicina Tradizionale Cinese, tutti gli organi sono collegati: questo squilibrio si ripercuoterà sui Reni che, indeboliti, non riusciranno più a dominare Cuore, che tenderà ad espandersi in maniera incontrollata.

Sciogliere gli accumuli

Daikon e funghi shitake ci aiutano a sciogliere gli accumuli. Può essere utile utilizzare l’alga kombu nella preparazione dei piatti (ne basta poca) che aiuta a regolare la pressione sanguigna.

 


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