Il comune sale da cucina è composto da Na (sodio) e Cl (Cloro). Il sodio è un minerale importante per la vita. Ma è bene non esagerare.
Un consumo eccessivo di sale può determinare un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di ictus cerebrale, infarto del miocardio, scompenso cardiaco e insufficienza renale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 gr di sodio al giorno, che corrispondono a circa 5 gr di sale da cucina (circa un cucchiaino da the).
Consideriamo che il sodio lo troviamo in molti alimenti. Compreso il gomasio (che andrebbe anche questo consumato con parsimonia).
Come riporta la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa “Gli studi che hanno valutato gli effetti della riduzione dell’apporto di sale nella dieta confermano che negli ipertesi la diminuzione del sale nella dieta comporta mediamente una riduzione della pressione sistolica di 5 mmHg e della diastolica di 3 mmHg”.
Un eccesso di sale aumenta anche il rischio di osteoporosi e di alcune forme di tumore (come quello gastrico).
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