In questi anni abbiamo assistito ad un boom di vendita di integratori…. quasi che assumendo integratori (“ad caxxum”, ovvero senza reali esigenze o carenze) si potessero rinforzare le nostre difese immunitarie… contunuando a mangiare ovviamente male… tutto pur di non cambiare.
Una di queste promozioni pubblicitarie è stata quella dello zinco.
Lo zinco è un microelemento, ovvero un minerale che è presente in piccole quantità nel nostro organismo.
Per cui, l’apporto quotidiano necessario è decisamente basso: pochi mg (durante la gravidanza le necessità aumentano).
Ed è presente in molti alimenti, tra cui pesce, legumi, cereali… ovviamente integrali. E’ chiaro che, se la magior parte della popolazione mangia cibo raffinato, non mangia legumi… l’apporto dal cibo si riduce.
Le carenze sono molto rare. Ma possono capitare ad esempio nel soggetto anziano… malnutrito o che trascura la propria alimentazione.
Lo zinco è un minerale importante per il metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici (componenti del DNA). E’ coinvolto nella sintesi del DNA, nell’espressione dei geni. Ed è necessario per il funzionamento di ormoni qali ad esempio l’insulina, gli ormoni sessuali.
E’ essenziale in particolare durante la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza (necessario per la divisione cellulare).
E’ stato molto sponsorizzato in quanto è importante per la risposta immunitaria. Peccato però che in eccesso, accumulato nel tempo, può invece ridurre il livello di alcuni globuli bianchi e compromettere le funzioni immunitarie.
Oltretutto, può interferire con la salute dei globuli rossi (alterando il metabolismo di rame e ferro) e può ridurre il colesterolo HDL (quello buono), influenzando il funzionamento del cuore.
Piuttosto che integrare in modo inconsapevole (ed oltretutto anche pericoloso) sarebbe meglio approcciarsi ad un cambiamento. Non ci sono rimedi miracolosi… ed a volte questi diventano anche dannosi.
P.S. le integrazioni andrebbero fatte a fronte di necessità e reali esigenze, con il supporto di professionisti sanitari.
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