Il biologo nutrizionista ha innanzitutto il compito di fare educazione alimentare.
Prendiamo ad esempio questo piatto: abbiamo l’insalata, ottima fonte di folati. Poi perde di tono con i prodotti industriali.
👉 Prosciutto cotto, dove troviamo destrosio e gli immancabili nitriti e nitrati. E ovviamente la carne rossa è da limitare
👉 Cracker con i seguenti ingredienti: amido di mais, farina di riso 23%, fecola di patata, oli vegetali (girasole, mais, colza, SOIA), UOVA fresche, sale, addensante: farina di semi di guar, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi, amido modificato di tapioca, zucchero
Anche qui gli immancabili oli di semi che non dovrebbero far parte della nostra alimentazione. Troppi omega 6 che favoriscono infiammazione.
Sono oli raffinati: contengono acidi grassi trans.
L’unico olio sicuramente raffinato e il protagonista della dieta mediterranea è l’olio extravergine d’oliva.
Non trascuriamo la presenza di mono e digliceridi degli acidi grassi… che assottigliano lo strato di muco che protegge l’epitelio intestinale…. Favorendo permeabilità intestinale che ci espone ad invasione batterica e infiammazione.
Da cui lo stato infiammatorio cronico di basso grado… condizione tipica del soggetto che mangia cibo industriale. Tipico della western diet che qualcuno confonde con la vera dieta mediterranea.
E poi ci si lamenta dell’aumentata incidenza di patologie non trasmissibili…
Eh ma sono senza glutine… non a caso correlate alla celiachia ci sono altre malattie autoimmuni come ad esempio la tiroidite di haschimoto… del resto le malattie autoimmuni sono correlate anche a permeabilità intestinale…
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