
Masticare ci permette di avviare la digestione degli amidi (contenuti, tra l’altro, nei cereali), attraverso l’enzima ptialina contenuto nella nostra saliva. La masticazione è un’azione Yang (ci consente di yanghizzarci e di rinforzarci), pratica indispensabile per il corretto funzionamento del nostro intestino.
Masticare permette la digestione e l’assimilazione e, favorendo il buon funzionamento dell’intestino.
Rinforza le nostre difese immunitarie.
Masticare è anche una forma di meditazione. Ci aiuta a entrare in contatto con noi stessi.
Del resto, il cibo che ingeriamo diverrà parte di noi: attraverso il nostro cibo possiamo ritrovare questa coscienza, di renderci consapevoli del qui e ora, fornendoci l’opportunità di elevare il nostro spirito.
Al giorno d’oggi, siamo abituati a ritmi frenetici, e spesso ci dimentichiamo di masticare. A volte la consideriamo una perdita di tempo.
Può essere utile, per imparare a riappropriarci dei nostri tempi, aiutarsi inizialmente con delle bacchette (da sostituire alla forchetta), che ci consentono di portare alla bocca porzioni più piccole di cibo, aiutandoci in un approccio più contemplativo.
Oppure semplicemente “posiamo le posate” tra un boccone e l’altro, dedicando più tempo alla degustazione, assaporando ogni singolo boccone.
E non dimentichiamo di respirare!
Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.
Immagini prese dalla rete e RIMOVIBILI su semplice richiesta
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Il Cibo della Salute di Silvia Petruzzelli.
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