Ebbene, una recente meta-analisi (si tratta di studi in alto nella piramide di evidenza) di 19 RCT su 888 partecipanti ha dimostrato che l’aumento dell’assunzione di frutta ha ridotto la concentrazione di glucosio nel sangue a digiuno dei pazienti con diabete.

Questo ovviamente non vuol dire mangiare frutta a chili… perchè se c’è chi da una parte esagera in un senso (demonizzando) c’è chi esagera nell’altro senso (esagerando quindi anche con il fruttosio).

La base è l’EQUILIBRIO.

La frutta fornisce molti nutrienti come vitamine, minerali e antiossidanti, che aiutano a prevenire lo sviluppo e la progressione di molte malattie.

Gli antiossidanti nella frutta prevengono il danno cellulare inibendo la perossidazione lipidica e avendo effetti lipotossici. Inoltre, i frutti possono contenere amidi resistenti e oligosaccaridi che non possono essere digeriti nello stomaco e devono entrare nel colon per la fermentazione batterica, il che può stimolare la crescita e/o l’attività di uno o più batteri benefici del microbiota, migliorando così la salute umana.

Ovviamente frutta INTEGRA. Altrimenti, se in succo gli zuccheri diventano liberi.

Lo studio: https://doi.org/10.3389/fendo.2023.1174545

A proposito… Non è vero che la frutta ai pasti faccia male.


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