Grani Antichi e Pasta Madre
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Le alghe sono verdure di mare: contengono sali minerali in quantità anche 10 volte superiori rispetto alle verdure di terra.

Sono ricche di proteine, sali minerali (iodio, calcio, fosforo, magnesio, manganese, sodio, potassio, zolfo, ferro, zinco, rame), vitamine (in particolare A, B, K) e altri nutrienti come acidi grassi insaturi (omega-3).

Sono particolarmente utili per l’apporto di iodio, quindi per prevenire il gozzo. E la fonte principale dello iodio è per l’appunto il mare.
Lo iodio (minerale presente in tracce nel nostro organismo) è molto importante per la nostra salute. Fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide: è il principale costituente degli ormoni tiroidee. Sostengono quindi il funzionamento della tiroide (regolano il metabolismo), favorendo la riduzione del peso corporeo (anche se non fanno miracoli, ovvviamente)

Andrebbero comunque usate in quantità parsimoniose. Da considerare che, proprio a causa dell’elevato contenuto di iodio, questi ingredienti potrebbero essere controindicati in caso di ipertiroidismo o di tiroidite autoimmune (se sono alti i livelli di anticorpi antitireoglobulina), perché lo iodio favorisce la produzione di anticorpi antitiroide.

Molta cautela con l’alga kombu, quella che ha un maggior contenuto di iodio (265000μg/100 g).E un eccesso di iodio è un fattore di rischio importante per la tiroidite di Hashimoto.

La nori invece è quella che ne contiene meno (1500 μg/100 g). Per i livelli di assunzione raccomandati dei minerali possiamo far riferimento ai LARN.

Molto interessante, nelle alghe, il rapporto sodio potassio:  è di 1:3, molto simile a quello del nostro sangue (1:5).

La ricchezza di calcio le rende molto interessanti anche in caso di osteoporosi. Sono ricche anche di clorofilla (molto simile all’emoglobina) e alcune (nori, dulse) particolarmente ricche di ferro: un valido alleato in caso di anemia.

Per la presenza di acidi grassi w-3 possono agire con funzione antinfiammatoria e stimolante delle difese immunitarie. Svolgono un’azione antiossidante contro i radicali liberi, grazie alla presenza di polifenoli. Molte specie di alghe, soprattutto le rosse, hanno proprietà antibatteriche.

Le alghe favoriscono la digestione e aiutano ad abbassare il livello di colesterolo. Rinforzano i Reni e disintossicano il fegato (ossa e capelli sono collegate ai Reni e le unghie al Fegato in Medicina Tradizionale cinese): benefiche per ossa, unghie e capelli.

Utili nella regolazione della pressione sanguigna.

Contengono una sostanza (in particolare le alghe brune) molto importante: l’acido alginico ( la sostanza mucillaginosa che le tiene insieme) che ha proprietà chelanti. Ovvero, l’acido alginico è in grado di legarsi alle sostanze tossiche (in particolare metalli pesanti come piombo, mercurio, cadmio) e sostanze inquinanti radioattive presenti nel nostro corpo e aiutarci ad eliminarle. Risultano quindi anche molto utili per coloro che vivono in ambienti particolarmente contaminati.

A proposito di radioattività, durante la seconda guerra mondiale, a seguito della bomba su Nagasaki, il dr. Akizuki, direttore del San Francesco Hospital di Nagasaki, salvò i suoi pazienti con una alimentazione a base di miso (un fermentato della soia) ed alghe, oltre che riso integrale e ortaggi a radice.

L’acido alginico delle laminarie (in particolare la kombu) previene l’assorbimento di sostanze radioattive e contribuisce ad eliminare eventuali sostanze presenti nel nostro organismo (Yukio Tanaka et al., Studies on Inhibition of Intestinal Absorption of Radio-Active Strontium, Canadian Medical Association Journal 99:169-75).

Negli ecosistemi acquatici costituiscono la fonte primaria di materia organica per tutti gli altri organismi e, grazie alla fissazione di anidride carbonica (procurano Ossigeno e prelevano ossido di carbonio), contribuiscono a contenere l’innalzamento dei livelli di CO2 nell’atmosfera. Prelevano anche azoto e minerali trasportati dalle acque di provenienza urbana: un aiuto per mantenere pulito l’ambiente.

La alghe anticamente facevano parte della nostra cultura mediterranea, soprattutto nelle zone costiere. Ancora oggi a Venezia ad esempio si serve un piatto tipico a base di alghe detto Lattuga di mare, mentre a Napoli c’è una tradizione antica che si chiama Zeppole ‘e pasta crisciuta.

Le più comuni, usate nella Cucina Macrobiotica sono le: nori, wakame (utile per abbassare l’ipertensione arteriosa e per i disturbi cardiaci in genere), kombu (depurativo naturale dell’intestino, utile anche a chi soffre di fermentazioni intestinali), dulse, hijiki, kanten o agar agar (per facilitare il funzionamento intestinale e il transito delle feci in caso di costipazione), utilizzata spesso in cucina come addensante (fatta bollire per qualche minuto, si addensa quando si raffredda), arame.

Nori (Porphyra tenera). Alga rossa molto ricca di proteine (anche il 35%), di Vitamina C (una volta e mezzo rispetto a quella contenuta nell’arancia), oltre che di vitamina A e B, e di clorofilla (poiché cresce in superficie). Aiuta la digestione, e ad eliminare i depositi di grasso, a contrastare il colesterolo. Molto ricca di clorofilla.
E’ tra le più note, in quanto usata per la preparazione dei maki sushi. Indicata per un uso quotidiano.

Dulse (Palmaria palmata). Alga rossa, morbida e dal gusto piccante. Ricca di ferro, potassio, magnesio, iodio e fosforo, di vitamine A, C, B6. Particolarmente utilizzata contro lo scorbuto, il mal di mare e l’herpes, anemia. Si usa per preparare zuppe e condimenti. Ottima anche nelle insalate. Adatta per un uso giornaliero.

Agar-Agar  (Gracilaria, Gelidium, Pterocladia, Acanthopeltis). Alga v che contiene parecchie mucillagini che conferiscono proprietà addensanti, tali da farne il gelificante naturale per eccellenza; serve a facilitare il funzionamento intestinale e il transito delle feci. Utile nelle diete dimagranti. Per sciogliersi bene, deve essere portata ad ebollizione con acqua o altro liquido (ad esempio succo di mela nella preparazione del kanten, il dolce da cui prende il nome) e bollita 5 minuti e lasciata raffreddare: si addensa quando è fredda.

Kombu (Laminaria japonica). Alga bruna usata ricca di minerali (ferro, calcio, iodio, magnesio, acido alginico, acido glutammico) e vitamine A, C e del gruppo B.

Grazie alla presenza di mucillagini, ha prprietà lenitive per la mucosa intestinale, ammorbidisce le fibre degli alimenti con cui viene cotta; utile con i legumi: li rende più digeribili creando meno aria nella pancia.

Per la presenza di acido alginico, è un ottimo depurativo intestinale. Contiene una sostanza, la feminina, efficace contro l’ipertensione arteriosa. Alta inoltre a perdere peso, migliora la funzionalità renale. Raccomandata in caso di diabete.

Tradizionalmente veniva usata dalle donne orientali per scurirsi a capelli. Poiché, nella tradizione orientale, è collegata all’energia dei Reni, dove risiede la nostra carica vitale, si ritiene che sia in grado di allungare la Vita e potenziare l’intelligenza. Usata per accrescere l’energia vitale.

Hijiki (Sargassum fusiforme). Alga bruna, ricchissima di ferro, calcio (il maggior contenuto di calcio e ferro), iodio, magnesio, vitamine A, C e del gruppo B. Possiede la maggior quantità di minerali importanti ed oligoelementi (34%); ricchissima di calcio (14 volte più del latte di mucca). Ottima contro la caduta dei capelli.

Si suggerisce un uso saltuario.

Wakame (Undaria pinnatida). Alga bruna dal gusto molto delicato. Si combina bene con le verdure: ottima nella zuppa di miso. Ricca di calcio, ferro, magnesio, vitamina C e del gruppo B. Dona elasticità ai vasi sanguigni. Con proprietà benefiche per capelli, unghie, pelle.

Può essere consumata anche tutti i giorni.

Arame (Eisenia byciclis). Alga bruna ricca di iodio (raccomandata in caso di ipotiroidismo), di calcio, magnesio, ferro, di vitamina A. Con azione regolatrice della pressione arteriosa, sistema nervoso, organi riproduttivi femminili. Si suggerisce un uso saltuario.

Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.

(Immagine: fonte lifegate, rimovibile su richiesta )


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