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Sapete quale sia il segreto dei giapponesi per mantenere giovane la pelle? Provate ad indovinare!

Il miso non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole!

E’ un fermentato della soia che ricorda il dado e si può utilizzare nella preparazione delle zuppe…Ma non solo!

Questo magnifico ingrediente, purché sia non pastorizzato, arricchisce la flora batterica intestinale di lactobacilli, migliorando in tal modo l’assimilazione dei cibi e potenziando le difese contro le malattie intestinali.

Secondo una ricerca compiuta dal Centro nazionale giapponese contro il cancro, una zuppa di miso al giorno riduce i rischi di tumori al seno, in virtù delle proprietà anticancerogene della soia.

Ancora oggi ci sono alcuni oncologi che raccomandavano alle pazienti di evitare i prodotti di soia.

Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati pubblicati studi su migliaia di pazienti che mostrano che le donne che hanno avuto un cancro mammario, sia quelle in trattamento ormonale sia quelle senza trattamenti adiuvanti, e che mangiano prodotti di soia, hanno avuto meno recidive di quelle che non ne mangiano. Si è visto su studi su migliaia e migliaia di pazienti con cancro della mammella, sia studi fatti in Oriente sia studi fatti in Occidente, che le donne che mangiano soia in realtà hanno meno recidive.

L’American Institute for Cancer Research raccomanda ufficialmente, alle donne che hanno avuto il cancro della mammella, di mangiare soia.

Bene comunque non esagerare con la soia. Se poco fa bene, tanto non fa meglio!

Non la kombu!! Veramente troppo ricca di iodio.

Tornando al miso, un fermentato probiotico (ovviamente se non cotto o sbollentato), qui vediamo alcuni effetti benefici:

  • Per l’energia. In inverno, i piatti conditi con miso aiutano a non sentire il freddo.
  • Per un corretto metabolismo: è ricco di sali minerali.
  • Per la bellezza: nutre la pelle e il sangue, favorendo il ricambio dei tessuti, rendendo la pelle luminosa e i capelli splendenti e vitali.
  • Per i disturbi cardiaci: contiene acido linoleico e lecitina (tipica della soia; presente anche nell’uovo), che hanno la proprietà di sciogliere il colesterolo nel sangue e di ammorbidire i vasi sanguigni. E quindi particolarmente indicato nella prevenzione dell’arteriosclerosi e dell’ipertensione.
  • Serve a neutralizzare gli effetti di un eccesso di fumo e di alcool.
  • Previene malattie come allergie e tubercolosi.

Si può trovare anche miso italiano, di filiera corta (prodotto in Toscana o Lazio).
A proposito, si trova anche il miso ottenuto anche da altri legumi (non solo soia, quindi!) come i ceci: veramente molto buono!

Vi riporto di seguito un video del Prof. Berrino (già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Tumori Milano) sui benefici della soia:

Ecco come preparare la Zuppa di Miso.

Ingredienti (per 4 persone).

  • 1-2 cipolle
  • 3-4 cm alga Wakame
  • (altre verdure a piacere)
  • acqua (1 lt)
  • sale marino integrale (ma proprio un granello, visto che poi aggiungeremo il miso che è salato)
  • 2 cucchiai di miso

Procedimento

Riempire una pentola di acqua e metterla sul fuoco. Quando l’acqua è calda (a 75° circa vedrete delle bollicine sul fondo) aggiungete il sale (un pizzico). Portare ad ebollizione ed aggiungere l’alga.

Sapete che le alghe hanno effetto chelante? Sono infatti ricche di acido alginico, che si lega ai metalli pesanti accumulati nell’organismo e ne permette l’eliminazione.

Tagliare le cipolle a mezzaluna e aggiungerle all’acqua. Se usate altre verdure, aggiungetele ogni 3 minuti. Potete aggiungere anche un po’ di daikon secco e 2 funghi shitake precedentemente ammollati, utilizzando anche l’acqua di ammollo (la zuppa in questo caso vi aiuterà a sciogliere accumuli).

Nella ricetta classica della Macrobiotica, viene preparata con tre verdure: una radice allungata (per esempio la carota), una verdura tonda (la cipolla) e delle foglie verdi (come sedano, cavolo cinese, verza). Questi tre tipi di verdura, con forma e direzione di crescita diverse, conferiscono alla zuppa diverse energie. Quella della radice si muove verso il basso, quella della verdura tonda in tutte le direzioni e quella delle foglie verdi va verso l’alto. Questo fa si che si crei un grande movimento nel nostro corpo, raggiungendo l’equilibrio tra lo yin e lo yang… un equilibrio dinamico, che ci permette la trasformazione.

Cuocere per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, in una coppetta stemperare il miso con il bordo così ottenuto. La dose di miso è di 1 cucchiaino a testa.

E’ interessante usare acqua tiepida (della zuppa) per attivare enzimi come le fitasi (sono enzimi che noi non produciamo e servono per  idrolizzare l’acido fitico). Le fitasi agiscono ad una temperatura tra i 30-52°C.

Ricordiamo che le temperature ottimali per gli enzimi sono in genere intorno ai 30–45 °C, anche se ci sono alcuni enzimi che possono avere valori ottimali intorno ai 75–85 °C. Se oltrepassiamo però una certa temperatura si ha la denaturazione termica con perdita di ogni attività enzimatica (gli enzimi sono proteine).

In ogni caso, quello che ci interessa in un prodotto come il miso sono i probiotici.  Ecco perché è importante evitare di farlo bollire nella zuppa. In tal caso si rischierebbe di perdere alcuni batteri lattici probiotici, come ad esempio il Lactobacillus acidophilus, il cui range di crescita è 35-54°C.

Servire la zuppa aggiungendo eventualmente un po’ di succo di zenzero e delle foglie verdi (prezzemolo o sedano o cipollotto ecc) sminuzzate.

Interazione della soia con i farmaci

  • Taxol (farmaco utilizzato nella chemioterapia del cancro, in grado di inibire la mitosi )
  • Tamoxifene (farmaco utilizzato nel trattamento di alcune forme di tumore al seno, estrogeno dipendente). L’azione di questo farmaco è quella di modulare selettivamente i recettore degli estrogeni. I fitoestrogeni possono competere con questo farmaco.
  • FARMACI PER L’IPOTOROIDISMO. Qualora si assumano farmaci per l’ipotiroidismo, l’accortezza è di mangiare soia lontano dall’assunzione degli stessi, in quanto la soia può diminuire l’assorbimento intestinale di levotiroxina.
Miso di Riso

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